Irina, la badante ucraina di mia mamma, era una donna matura e affascinante, una bellissima milf desiderosa di farsi scopare. I suoi occhi chiari e il sorriso dolce nascondevano un fuoco interiore che mi attirava come una calamita. Ogni volta che la vedevo accudire mia madre, provavo un’attrazione incontrollabile.
Un giorno rimasi a casa mentre mia madre e la sua badante Irina erano fuori per la consueta passeggiata pomeridiana. Tornarono più presto del previsto perché mia mamma si era stancata, Irina la sistemò sulla poltrona per il riposino, andò verso il corridoio che conduceva al bagno e mi sorprese nella mia stanza da letto mentre mi stavo cambiando per uscire. Io ero evidentemente imbarazzato, ma lei si avvicinò lentamente e mi sfiorò la guancia con delicatezza. Sentii il mio cuore battere forte nel petto, incapace di resistere al richiamo del desiderio. Senza dire una parola, mi prese per mano e mi condusse verso il letto.
La passione tra noi scoppiò come un incendio, incontenibile e travolgente. La sua esperienza era evidente in ogni suo gesto, mentre le mie inibizioni si scioglievano tra le sue braccia. Irina mi guidò in un viaggio di piacere proibito.
Il nostro incontro fu una fusione di desiderio e trasgressione. Esplorammo i confini del piacere, abbandonandoci alle sensazioni più intense. Le sue mani esploravano il mio corpo con maestria, mentre il suo corpo si adattava al mio con una perfetta armonia. Ero super arrapato, il mio cazzo aveva voglia di uscire dai pantaloni, dalle mutande … Irina allungò le sue mani verso il mio cazzo, lo sfilarono dai pantaloni ed iniziarono a massaggiarlo con passione e delicatezza.
Ci sapeva fare, non solo con le mani ma anche, e soprattutto, con la bocca. Lo prese e se lo infilò in mezzo alle labbra calde e carnose, avvolgendolo completamente. Stavo godendo come un porco, presi la sua testa con le mani e la spinsi con forza sul mio cazzo, accompagnando i suoi movimenti su e giù. La sua lingua roteava con maestria … cazzo se ci sapeva fare questa grandissima troia ucraina!
Dopo qualche minuto di pompino, la presi e la feci sdraiare sul letto. Le tolsi la maglietta e le sganciai il reggiseno. Le tette di Irina mi esplosero letteralmente in faccia, una quinta di seno da paura! Non avevo mai visto delle tette così grosse, morbide, sode, con dei capezzoli così grandi e succulenti! Mi buttai sul suo seno succhiandolo, baciandolo e stringendolo; lo bagnai di saliva e ci infilai il mio cazzo in mezzo, stringendolo bene. Irina mi fece una spagnola che mi fece impazzire, per poco non le sborrai addosso. Ma non volevo che finisse così, volevo sbatterle il cazzo in figa! Lei capì le mie intenzioni e si sfilò le mutandine … un’altra visione paradisiaca: una figa matura, completamente depilata, rosa, calda, umida e vogliosa! Sembrava quasi che parlasse, che mi dicesse “Cosa aspetti? Scopami, cazzo!”
Fu così che le allargai le cosce e le infilai il cazzo dentro. Irina mi afferrò il culo e mi spinse contro di lei, voleva sentire tutto il mio cazzo fino ai coglioni. Io la accontentai e iniziai a sbatterla con foga per farle sentire tutto il mio cazzone fino in fondo, tutti i miei 22 centimetri di cazzo in quella figa profonda come una caverna. A quel punto non ce la feci a resistere ed esplosi dentro ad Irina. Caldi getti di piacere riempirono la sua figa ingorda e continuai a muovermi dentro di lei fino a che la sborra non incominciò ad uscire sporcando le lenzuola.
Il tempo si fermò mentre ci concedevamo il piacere reciproco, dimenticando tutto ciò che ci circondava. La badante di mia mamma era diventata il mio segreto proibito, un’ossessione che non potevo ignorare.
I nostri incontri segreti si susseguirono, e ogni volta che mia madre riposava sulla sua poltrona, la nostra passione infuocava la casa. I momenti di tenerezza e passione con Irina diventarono un piacere irresistibile, una dipendenza che entrambi non potevamo controllare.
Ma ogni proibizione ha la sua fine, e un giorno mia madre ci colse in un abbraccio appassionato. Lo shock fu immediato ed il senso di colpa mi travolse. La badante, invece, si mostrò coraggiosa e sincera, rivelando i suoi sentimenti. La verità ci portò ad affrontare la situazione con maturità. Decidemmo di porre fine ai nostri incontri segreti, per rispetto verso mia madre e per evitare di ferirla ulteriormente.
Il legame tra noi cambiò, diventando un’amicizia profonda e rispettosa. Mia madre non seppe mai della nostra breve passione, ma Irina ed io conservammo un segreto che ci legava in modo indissolubile.